Teatro dei Rozzi
La Storia

Teatro dei Rinnovati

Le Origini

1500

La “Congrega dei Rozzi”, fondata da un gruppo di artigiani nel 1531 e trasformata in Accademia nel 1690 è stata, in particolare nel XIX secolo, una delle istituzioni culturali più prestigiose di Siena. L’Accademia ebbe fra i suoi intendimenti quello di raffinare in una versione cittadina le forme d’arte, teatrale e poetica in genere, popolaresche (di qui l’emblema della pianta di sughero secca che getta un pollone fresco dalla radice, con il motto “Chi qui soggiorna acquista quel che perde”, ossia diventa Rozzo, ma perde la rozzezza).

Si devono all’epoca della Congrega, che poté agire non continuativamente per le vicende politiche senesi, la nascita di autori e la produzione di testi antiletterari, almeno nelle intenzioni: Niccolò Campani detto lo Strascino (da un personaggio che interpretava in una propria farsa), Francesco Mariani detto l’Appuntato, Angelo Cenni detto il Resoluto (autore della Tognia), l’estroso Ascanio Cacciaconti detto lo Strafalcione e molti altri. Tramutata la Congrega in Accademia, anche la produzione – pur mantenendo inalterati i principi informatori del rapporto fra teatro rusticano e teatro cittadino – si fece più colta. Sono di questo periodo Benvenuto Flori, Agostino Gallini, Girolamo Ronconi.

Alessandro Doveri

1800

L’Accademia dei Rozzi stabilì di costruire un proprio teatro nel 1807 e affidò il progetto di costruzione all’architetto Alessandro Doveri. Il progetto presentato non fu però favorevolmente accolto, poiché presupponeva consistenti modifiche delle sale dell’Accademia. I Rozzi decisero allora di acquistare alcuni locali confinanti con l’Accademia, situati in piazza S.Pellegrino, l’attuale piazza Indipendenza. I lavori per la costruzione del nuovo teatro ebbero inizio nel 1815, sotto la guida del Doveri, ma con un diverso progetto.

Nella primavera del 1817 ebbe luogo l’inaugurazione della nuova sala teatrale con una grandiosa festa da ballo riservata ai soci dell’Accademia. Quattro giorni dopo il teatro fu aperto al pubblico con il libretto semiserio L’Agnese di Fitzenry di Ferdinando Paer. Per tutto il corso del secolo il Teatro ospitò le più grandi “Compagnie di giro” nazionali, divenendo un vero e proprio tempio della prosa italiana. Durante tutto l’800 furono effettuate varie ristrutturazioni, più o meno significative. Nel 1873 venne affidato all’Architetto Corbi un nuovo rifacimento del Teatro.

Restauro

1900

Il Teatro dei Rozzi restò aperto fino al 1945, anno in cui venne dichiarato inagibile a causa dei danni riportati durante la seconda guerra mondiale.Il Teatro dei Rozzi è stato riaperto al pubblico, completamente restaurato, il 29 maggio 1998, a seguito di una convenzione stipulata fra l’Accademia, proprietaria del Teatro e il Comune di Siena che da quella data lo gestisce.

Il Teatro ha una capienza di 499 posti, tre ordini di palchi e una balconata aperta e ospita attività teatrali, musicali e convegni.

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“Il teatro è meraviglioso proprio in quanto mette in scena gli stati d’animo, coinvolge mantenendo nel contempo le distanze della vita vera. Il teatro è una scuola di emozioni come le fiabe per bambini.”
Paolo Crepet

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