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MOLTO RUMORE PER NULLA
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La trama, o meglio le trame di Molto rumore per nulla, la inquadrano in un modello ambiguo: quello tragicomico. Leonato, un rispettabile nobiluomo, vive a Messina con la sua splendida figlia – la giovane Hero – suo fratello maggiore, Antonio, e la figlia di questi, Beatrice, una giovane arguta e spiritosa. La commedia inizia con Leonato che si prepara a dare il benvenuto ad alcuni amici che stanno tornando dalla guerra. Con loro ci sono il principe Don Pedro, caro amico di Leonato, e due compagni di battaglia: Claudio, un nobiluomo molto rispettato, e Benedick, un uomo intelligente che si diverte a fare argute battute di spirito, spesso prendendo di mira proprio gli amici. Fa parte del gruppo anche Don John, il fratello illegittimo di Don Pedro, un uomo scontroso che creerà presto molti problemi. Non appena i soldati arrivano a casa di Leonato, Claudio si innamora perdutamente di Hero mentre Benedick e Beatrice riprendono una schermaglia a suon di battutine sagaci che era iniziata in passato. Claudio e Hero si confessano immediatamente il proprio amore e decidono di sposarsi. Per ingannare il tempo nella settimana che occorre per preparare il matrimonio, gli amanti e i loro amici decidono di fare un gioco. Vogliono far smettere di litigare Beatrice e Benedick e farli innamorare. Poiché le punzecchiature tra i due celavano evidentemente un sentimento corrisposto, i trucchi degli amici funzionano, e i due presto si innamorano. Don John decide però di rovinare la felicità di tutti e convince il proprio amico Borachio a sedurre Margaret, la cameriera di Hero, appostandosi alla finestra della protagonista, per far sì che, vedendola, Claudio creda che sia la sua amata a tradirlo. Don John riesce nel suo intento, e Claudio, furioso, umilia pubblicamente Hero il giorno del matrimonio, accusandola di lussuria e abbandonandola all’altare. In attesa di capire cosa sia realmente accaduto, i membri della famiglia decidono di fingere che la giovane sia morta di dolore e di nasconderla fino a quando potranno rivendicarne l’innocenza. Nel frattempo Benedick e Beatrice si confessano amore reciproco. Fortunatamente, quella sera, una guardia sente Borachio vantarsi della propria villania e così Dogberry e Verges, i capi della polizia locale, arrestano sia Borachio che Conrad, un altro seguace di Don John. Tutto questo prova l’innocenza di Hero e Claudio, che la crede morta, si strugge di dolore. Come punizione Leonato impone a Claudio di dire a tutti, in città, quanto pura e innocente fosse la giovane Hero. Lo costringe inoltre a sposare sua nipote, una ragazza che somiglia moltissimo a Hero. Claudio si reca in chiesa con gli altri, preparandosi a sposare una donna misteriosa e mascherata che crede essere la cugina di colei che ama, ma che, con un colpo di scena finale, si rivela essere Hero stessa. Egli è ovviamente sopraffatto dalla felicità e, sull’onda della gioia, Benedick chiede a Beatrice di sposarlo. La commedia si chiude con una danza degli amanti che celebrano il doppio matrimonio.
Note di Regia
“Molto rumore per nulla”, una delle migliori opere di Shakespeare, scritta tra il 1598 e il 1599, si caratterizza per la presenza di innumerevoli giochi di parole e per una brillante interpretazione dei ruoli di genere. Gran parte di questa tragicommedia ruota attorno alla scrittura di messaggi segreti, allo spiare e origliare conversazioni riservate. “Molto rumore per nulla” è caratterizzato da una comicità ironica e d’effetto, ma nel testo risiedono anche riflessioni ben più complesse: come gli uomini e le donne vengano trattati in modo differente all’interno della società. La differenza fra le relazioni tra sessi opposti e uguali è al centro della commedia di Shakespeare che, per alcuni temi come il linguaggio violento e la trama ingannevole, sembra in certi momenti oscillare verso il tragico.
Veronica Cruciani
Incontro con il pubblico
Seguiranno maggiori informazioni
Crediti
Lodo Guenzi, Sara Putignani
MOLTO RUMORE PER NULLA
Regia di Veronica Cruciani, Margherita Laera
Scene: Anna Varaldo
Musiche di John Cascone
Costumi di Erika Carretta
Luci di Gianni Staropoli
Movimenti di scena di Marta Ciappina
La Pirandelliana Srl