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LA SIGNORA DEL MARTEDÌ
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Un cast d’eccezione e una regia preziosa per uno spettacolo che tiene alta l’attesa fino all’ultimo istante.
Una donna, Alfonsina Malacrida, detta Nanà, ogni martedì, tra le quindici e le sedici, va a comprarsi un’ora d’amore. La signora arriva, saluta, mette il denaro sul comodino, si spoglia, piega ordinatamente i vestiti e s’infila a letto dopo aver verificato la pulizia delle lenzuola. Lui, Bonamente Fanzago, attore porno al tramonto, che nei periodi di magra aveva fatto anche il gigolò, è rimasto con quest’unica cliente: la signora del martedì. L’attore si era innamorato della donna e, travolto dai sentimenti, aveva commesso l’errore di dichiararsi. Ma Nanà aveva risposto con decisa fermezza: “Io non potrò mai essere tua. Sono solo un’affezionata cliente che ti paga per fare sesso”.
Gli incontri avvengono presso una pensione dove Bonamente alloggia da quindici anni; la prima volta che l’attore ha bussato alla porta è stato accolto dal gestore – il signor Alfredo – con queste parole “Tutti qui mi chiamano signor Alfredo, ma come vedi sono inequivocabilmente una bella donna e come tale voglio essere trattata”.
L’attore era certo che la pensione avesse perso tutti i suoi clienti proprio a causa di quegli abiti femminili; un tempo, quando il signor Alfredo era bella, le camere erano sempre occupate. Lei si era dedicata con passione ai suoi ospiti e poteva capitare che trascorresse parte della notte con uno di loro. Non per denaro ma, appunto, per passione.
Ora Nanà e Bonamente sono in camera, hanno appena fatto sesso. Bussano alla porta. Il signor Alfredo dice che c’è un giornalista che vuole vederla. Nessuno dovrebbe sapere che lei si trova lì. Nanà si riveste e va in salotto ad incontrarlo. Dalle parole di Pietro Maria Belli, giornalista di cronaca senza scrupoli, emerge il passato oscuro della donna. Nanà è disperata, si difende male, come tutti gli innocenti, nella consapevolezza che l’articolo potrebbe distruggerla. Bisogna agire in fretta…
Note di Regia
Un testo intriso di torbida sensualità ma anche di dolcezza e di grazia, arricchito da un’ironia elegante e tagliente che produce leggerezza e sorriso. Uno stato di tensione attraversa tutto lo spettacolo e ci accompagna fino all’imprevedibile conclusione, lasciandoci senza fiato, legati per sempre a questi meravigliosi personaggi nati dall’immaginazione di Massimo Carlotto, una delle penne più efficaci e profonde del nostro tempo.
Personaggi Interpreti
Alfonsina Malacrida (detta Nanà) Giuliana De Sio
Pietro Maria Belli Alessandro Haber
Alfredo Guastini Paolo Sassanelli
Bonamente Fanzago Riccardo Festa
Ballerino Samuele Fragiacomo
Incontro con il pubblico
L’incontro con il pubblico non è previsto per questo spettacolo. Ci scusiamo per il disagio.
Per informazioni: comunicazione@teatridisiena.it
Crediti
Giuliana De Sio Alessandro Haber in
LA SIGNORA DEL MARTEDÌ
di Massimo Carlotto
e con Paolo Sassanelli
Riccardo Festa Samuele Fragiacomo
Scena Francesco Ghisu
Costumi Katarina Vukcevic
Regia Pierpaolo Sepe
Coproduzione Gli Ipocriti Melina Balsamo e Fondazione Teatro della Toscana