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Cirano deve morire
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Una riscrittura per tre voci del Cyrano di Bergerac di Edmond Rostand. Uno spettacolo concerto con testi e musiche originali dal vivo che trasforma la poesia di fine’800 in potenti versi rap. Rime taglienti e ritmo indiavolato affrontano in modo implacabile il tema della finzione attraverso il racconto di uno dei più famosi triangoli d’amore della storia del teatro; è la storia di due amici e la donna di cui entrambi si innamorano, sono tre ragazzi proprio come i giovani Paola Giannini, Alessandro Bay Rossi e Giusto Cucchiarini chiamati ad interpretarli sulla scena.
Cirano deve morire recupera la forza poetica del testo originale attraverso le rime e il ritmo del rap, scelta necessaria – secondo il regista – non solo per esprimere l’eroismo e la verve polemica del protagonista, ma anche per rendere contemporanea e autentica, quindi fedele a Rostand, la parola d’amore.
Leonardo Manzan, romano di origine, milanese di formazione, classe 1992, si è rivelato tra i giovani talenti alla Biennale Teatro di Antonio Latella che così parla di lui nella motivazione del premio che gli è stato assegnato a Venezia: «Manzan ha avuto il coraggio di esporsi e di rischiare. Ha dimostrato di essere pronto ad attraversare quella linea gialla che delimita la zona di sicurezza per andare in zone anche pericolose, mai rassicuranti e ovvie».
Nell’affiatato e collaudato team anche Rocco Placidi che ha affiancato il regista nel lavoro drammaturgico.
Note di Regia
Cirano deve morire, liberamente ispirato al Cyrano di Rostand, recupera la forza poetica del testo attraverso le rime e il ritmo del rap, scelta necessaria non solo per l’espressione dell’eroismo e della verve polemica di Cirano, ma anche per rendere contemporanea e autentica, quindi fedele all’originale, la parola d’amore.
Lo spettacolo trova la sua espressione nella forma del concerto, con musiche originali dal vivo e intrepreti sempre sul palco e sempre a favore di pubblico. Una scelta estetica precisa che trova il suo fondamento nella natura performativa del protagonista (il primo atto dell’opera di Rostand si apre in un teatro). Lo spettacolo isola il triangolo d’amore dalle vicende collaterali della trama e affronta la trama retrospettivamente, per far emergere da essa i significati universali.
È una resa dei conti tra i tre protagonisti, i due morti e l’unica sopravvissuta, Rossana, che non riesce a liberarsi dei fantasmi che hanno distrutto la sua vita con l’inganno di un amore impossibile, ma che allo stesso tempo le hanno donato gli unici momenti di felicità, con la forza della fantasia.
Crediti
Cirano deve morire
adattamento del Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand
di Leonardo Manzan, Rocco Placidi
regia Leonardo Manzan
con Paola Giannini, Alessandro Bay Rossi, Giusto Cucchiarini
musiche originali di Franco Visioli e Alessandro Levrero
eseguite dal vivo da Filippo Lilli
luci Simone De Angelis eseguite da Giuseppe Incurvati
scene Giuseppe Stellato
costumi Graziella Pepe
tecnico del suono Valerio Massi
produzione de La Biennale di Venezia nell’ambito del progetto Biennale College Teatro –Registi Under 30 con la direzione artistica di Antonio Latella
produzione nuovo allestimento 2022 La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Elledieffe, Fondazione Teatro della Toscana
Spettacolo vincitore del Bando Biennale College indetto dalla Biennale Teatro di Venezia 2018.